Conservation and re-stocking of the Pinna nobilis in the western Mediterranean and Adriatic sea
Co-funded by the European Union
The fan mussel (Pinna nobilis*) is the largest endemic bivalve of the Mediterranean Sea. It occurs in soft-bottom habitats of transitional water ecosystems and in marine coastal zones at depths between 0.5 and 60 m, mostly in seagrass meadows of Posidonia oceanica or Cymodocea nodosa, but also in bare, sandy bottoms. This species is an important benthic filter feeder contributing to water clarity, and a “conservation species”, playing the roles of flagship, key and umbrella species. In addition, the fan mussel represents the host for two crustacean symbionts (Pontonia pinnophylax and Nepinnotheres pinnotheres) and it is also predated by other species, such as Octopus vulgaris, playing a key role in the trophic web.
During the 1980s, populations of P. nobilis declined greatly due to human activities (fishing, ornamental harvesting, anchoring and trawl nets). As a consequence, P. nobilis is nowadays a species subject to strict protection, listed in Annex IV of the EU Habitats Directive as prioritary and in the Annex II List of endangered or threatened species of the SPA/BD Protocol of the Barcelona Convention. It is also included in the IUCN Red List as critically endangered. Unfortunately, since early autumn 2016, a mass mortality event impacted P. nobilis populations in the south-western Mediterranean Sea. The situation worsened, gradually affecting the Spanish, French, Tunisian, perhaps Turkish and, inevitably, Italian coasts, where fan mussels have been dying. The protozoan Haplosporidium pinnae, was initially imputed as the main cause of this mass mortality.
However, recently several bacteria species have also been invoked as pathogens involved in the mass mortality of fan mussels, suggesting that the real causes are not completely understood and that a multifactorial disease may be the most probable responsible factor. Given such mass mortality events which have affected the Mediterranean populations in recent years (never reported for any other pinnids worldwide), this project targets the protection and conservation of P. nobilis, in order to avoid its extinction. In the regions involved in this project, the situation of P. nobilis survivors is different; they are likely characterised by a natural resistance to the pathogens responsible for the disease outbreak, but analysis of the level of pathogenic infection in the tissues of these individuals may be useful to identify the relevant microorganisms. It is also important to assess the level of contamination/infection occurring where the fan mussels died and where they survived.
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Partner
Arpal
Ruolo: Beneficiario coordinatore; area pilota
Luogo: Genova, Italia
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure è l’ente pubblico di riferimento in Liguria per la protezione ambientale, la tutela delle risorse idriche, la difesa del suolo e l’allertamento meteo di protezione civile. Arpal è all’interno del Sistema Nazionale delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente, insieme alle altre agenzie regionali e provinciali e a Ispra, Sistema inserito in un contesto di tre livelli: Europeo, nazionale e regionale. Poco meno di 300 dipendenti sono incaricati di monitorare l’ambiente regionale e di controllare le potenziali fonti di inquinamento. Per quanto riguarda il mare, Arpal ha una lunga esperienza nella valutazione della qualità ambientale, attraverso analisi chimiche su acqua, sedimenti e organismi marini, così come sul monitoraggio degli habitat e i controlli della balneazione. Inoltre, dal 2015 Arpal è capofila della Strategia Marina per la sottoregione Mediterraneo Occidentale.
PARCO NAZIONALE DELL’ASINARA
Ruolo: Beneficiario associato; area pilota
Luogo: Porto Torres, Italia
Situato in Sardegna, nella provincia di Sassari, il Parco Nazionale dell’Asinara è stato istituito nel 1997. L’intero territorio del parco è costituito dall’Isola di Asinara e, dal punto di vista amministrativo, fa parte del comune di Porto Torres. Da diversi anni il Parco è coinvolto in progetti nazionali ed internazionali per la conservazione della biodiversità marina come: Clean Sea Life, Tartalife, Posidonia e Interregg IIIB.
NATIONAL INSTITUTE OF BIOLOGY
Ruolo: Beneficiario associato; referente per l’area pilota di Strunjan
Luogo: Ljubljana, Slovenia
L’Istituto Nazionale di Biologia (NIB) è un ente pubblico sloveno che si occupa di ricerca di base, sviluppo e ricerca applicata nei campi della biotecnologia, biofisica, biomedicina e della biologia dei sistemi. Uno dei programmi di ricerca del NIB è incentrato sulla ricerca ecologica interdisciplinare sui mari costieri, condotta dalla Stazione Biologica Marino di Pirano sulla costa adriatica.
TRITON RESEARCH
Ruolo: Beneficiario associato; gestione del progetto, comunicazione e networking
Luogo: Roma, Napoli, Palau – Italia
Triton Research sviluppa progetti europei per la conservazione del mare nei quali si occupa di comunicazione, divulgazione e coordinamento. È formata da un gruppo di esperti e comunicatori che lavorano nelle scienze marine e nel project management, con l’intento di attuare progetti concreti per migliorare lo stato di habitat e specie, aumentando la consapevolezza del ruolo chiave del mare nel funzionamento del Pianeta e nelle vite di ognuno.
SHORELINE SOC. COOP
Ruolo: Beneficiario associato; raccolta, allevamento e reintroduzione di Pinna presso AMP Miramare
Luogo: Trieste, Italia
Shoreline è una società cooperativa, nata nel 1988 per iniziativa di un gruppo di professionisti del settore della biologia ed ecologia marina. È riconosciuta dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali come istituto adatto a svolgere attività di ricerca scientifica e tecnologica nel settore della pesca.
UNIVERSITÀ DI GENOVA
Ruolo: Beneficiario associato; monitoraggio delle aree pilota, riproduzione in cattività di Pinna
Luogo: Genova, Italia
Fondata nel 1933, l’Università di Genova è composta da 22 dipartimenti, 13 centri di ricerca inter università e 2 centri di eccellenza. L’offerta formativa è composta da 124 lauree triennali e magistrali, 28 corsi di dottorati, 53 scuole di specializzazione, 27 master universitari e 5 biblioteche. Il gruppo di ricerca impegnato nel progetto LIFE PINNA afferisce al Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV) e al Centro del Mare di UNIGE, centro interdipartimentale costituito da oltre 400 docenti che riunisce le discipline che nel mare trovano il proprio campo di indagine, con competenze fortemente specialistiche e multidisciplinari. In particolare, il gruppo di ricerca si occupa di attività di riproduzione e allevamento in ambiente controllato, caratterizzazione e valutazione dello stato ecologico e monitoraggio ambientale.
UNIVERSITÀ DI SASSARI
Ruolo: Beneficiario associato; analisi molecolare sugli esemplari di Pinna e i bivalvi sentinella
Luogo: Sassari, Italia
L’Università di Sassari è composta da 10 dipartimenti con oltre 650 docenti provenienti dagli atenei di tutta Italia. L’offerta formativa è composta da lauree triennali, lauree magistrali, di cui due internazionali, master, scuole di specializzazione e corsi di dottorato di ricerca. UNISS ha una lunga esperienza di attività di ricerca e di sperimentazione nella genetica delle popolazioni di invertebrati marini e pesci, nella conservazione di animali acquatici in via di estinzione. In particolare, i due gruppi di ricerca impegnati nel progetto afferiscono ai Dipartimenti di Medicina Veterinaria e Scienze Biomediche.