Al via il nuovo progetto LIFE21-NAT-IT REEForest/101074309
Il progetto LIFE REEForest mira a invertire il degrado dell’habitat a rischio di estinzione creato dalla macroalga bruna “Cystoseira”.
Le foreste macroalgali, uno degli ambienti più produttivi e preziosi del Mediterraneo, sono attualmente in via di estinzione a causa dell’impatto umano.
A causa del loro ruolo di supporto alla biodiversità, il loro degrado sta portando a una diminuzione dei servizi ecosistemici critici e della loro capacità di sequestrare l’anidride carbonica, incidendo quindi sulla capacità di mitigare la crisi climatica.
Sfruttando il precedente progetto LIFE ROC-POP, ripristineremo lo stato ecologico della Cystoseira nelle Aree Marine Protette designate, attraverso attività di conservazione e ripristino sostenibili.
Verrà così implementato il ripristino attivo e il monitoraggio in quattro aree marine protette (Italia: Penisola del Sinis, Parco Nazionale del Cilento, Isola di Bergeggi; Grecia: Isola di Gyaros).
Promuovendo la replicabilità delle conoscenze in materia di conservazione, gestione e restauro di queste specie indispensabili, anche nel contesto del Decennio delle Nazioni Unite sul ripristino degli ecosistemi (2021-2030), promuoveremo il recupero del loro habitat in almeno quattordici siti Natura 2000, sostenendo gli enti di gestione delle Aree Marine Protette a includere la Cystoseira nei loro obiettivi primari di biodiversità.
REEForest fornirà metodi concreti per replicare il ripristino in altre aree e con altre specie di alghe. Ulteriori iniziative includono linee guida rilevanti per le politiche europee di ripristino delle foreste marine del Mediterraneo, un quadro di supporto per i ricercatori e le parti interessate per prendere decisioni corrette sugli habitat di Cystoseira e sensibilizzare il pubblico sulla perdita di foreste marine.
REEForest LIFE project is co-funded by the European Union. Views and opinions expressed are however those of the author(s) only and do not necessarily reflect those of the European Union or CINEA. Neither the European Union nor the granting authority can be held responsible for them.