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E.F.T.N.

Educazione, Formazione, Turismo naturalistico

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La cooperativa Shoreline si occupa di tematiche legate all’educazione ambientale fin dal 1988 quando iniziò la gestione del settore didattico per conto del WWF Italia presso l’Area Marina Protetta di Miramare. Da sempre quindi Il team didattico progetta e svolge attività per scuole di ogni ordine e grado consentendo la scoperta e lo studio degli ambienti e della fauna marino-costiera. Lo staff di biologi e naturalisti che segue la didattica utilizza metodiche “hands-on” che si rifanno alla filosofia degli omologhi centri americani ed inglesi all’avanguardia nella sperimentazione delle tecniche di educazione ambientale, coinvolgendo costantemente in maniera attiva gli studenti nella scoperta e nell’interpretazione ambientale.

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Dal 1 agosto 2008 la Shoreline ha avuto l’affidamento dei servizi di gestione del Centro Visite e delle attività di educazione ambientale e di turismo naturalistico presso la Riserva Naturale Regionale della Valle Cavanata trasferendo quindi le sue competenze di interpretazione ambientale anche in quest’area costiero-lagunare.

Accanto ai metodi classici di analisi della ricerca d’ambiente vengono utilizzate tecniche che si avvalgono di un approccio sensoriale e che coinvolgono con successo i ragazzi in percorsi didattici.

Le attività di educazione ambientale sono diversificate per coprire le differenti esigenze delle classi e degli insegnanti e vanno dagli interventi di mezza giornata o di una giornata intera ai soggiorni residenziali, le Settimane Verdi/Azzurre, di tre, quattro o cinque giorni.

Le finalità e gli obiettivi sono dunque quelli di:

  • esplorare direttamente un ambiente naturale per far nascere il gusto e la curiosità di conoscerlo meglio, imparando così a rispettarlo;
  • vivere una piacevole esperienza immersi nella natura e favorire esperienze di incontro, di dialogo, di confronto e di condivisione di gruppo;
  • educare alla sostenibilità valorizzando l’ambiente e focalizzando su temi specifici quali il consumo responsabile dei prodotti del mare e l’impronta ecologica marina
Progetti:

Codice comportamento consumi (seafood watch) e fishprint

pescheria

Si tratta di un progetto di cui è proponente il WWF Italia Programma Mare che assicura una parte di fondi allo scopo di svolgere una azione di sensibilizzazione e comunicazione sul tema della pesca sostenibile e di conseguenza del consumo di prodotti ittici derivanti da essa.

Per quanto riguarda il codice comportamento consumi la componente di sensibilizzazione destinata al pubblico ha visto la creazione di una mini-guida tascabile su cui sono indicate le differenti specie ittiche di interesse commerciale classificate con colori diversi in base alla sostenibilità della pesca (attrezzo di pesca ma anche quantità pescata in base allo stock ittico presente) che il consumatore può consultare al momento dell’acquisto in pescheria o della scelta al ristorante in modo da essere consapevole di non scegliere una specie a rischio.

Parallelamente si è organizzata una campagna educativa in alcune scuole pilota sulla pesca sostenibile con attività in classe ma anche in pescheria o al supermercato dove si sono raccolti i dati per il successivo calcolo dell’impronta ecologia marina, strumento comunicativo di impatto utile per poi spiegare la sostenibilità degli attrezzi da pesca, il problema dell’importazione di specie da mari lontani, lo sfruttamento eccessivo di alcuni stock ittici, ecc.

Codice comportamento mare piccoli porticcioli della Costiera Triestine

riciclo_creativo

Progetto svolto per conto dell’AMP Miramare con finanziamento della provincia di Trieste per la progettazione e conduzione di una con campagna di sensibilizzazione sugli ecocomportamenti (rifiuti, raccolta differenziata) e promozione del sea-watching nei piccoli porticcioli della Costiera Triestina (Santa Croce, Canovella, Grignano) con allestimento di pannelli e distribuzione di depliants oltre che azioni dimostrative di pulizia delle spiagge e rimozione dei rifiuti con l’aiuto degli stessi bagnanti alla scopo di creare gruppi di cittadini attivi nella riduzione del problema dei macrorifiuti in mare.

Laboratori di riciclo creativo di macrorifiuti

scovazze

Il progetto svolto per conto della RNR Valle Cavanata è stato inserito nella settimana UNESCO dell’educazione alla sostenibilità e prevedeva la conduzione di laboratori di riciclo e riutilizzo creativo dei macrorifiuti solidi, allo scopo di stimolare la fantasia degli studenti che, in prima persona, sono coinvolti in attività di riciclo “alternativo” dei rifiuti.

Utilizzando tutte le tipologie di rifiuti solidi e aiutandosi con forbici, colla, corda e nastro adesivo, gli alunni sono stati impegnati nell’elaborazione di nuovi oggetti fantasiosi a partire dal materiale messo loro a disposizione. In questo modo prendono vita, a partire da materiali di scarto, nuovi oggetti dando così una nuova e più sostenibile vita ad oggetti che, se abbandonati in spiaggia, potrebbero altrimenti risultare estremamente pericolosi.

Fishwatching in laguna

fishwatching

Si tratta di un progetto svolto presso la RNR Valle Cavanata in affiancamento agli operatori di Legambiente FVG. Ad uno studio e monitoraggio dei parametri chimico-fisici delle acque della valle da pesca in punti diversi allo scopo di verificare le caratteristiche peculiari della laguna (acqua dolce, salmastra, più salata), ha fatto seguito il riconoscimento delle principali specie ittiche presenti in Valle Cavanata e il loro comportamento alimentare e territoriale. La raccolta e l’osservazione al microscopio degli organismi planctonici da una parte e dell’avifauna presente dall’altra hanno reso possibile la ricostruzione di alcune semplici relazioni trofiche.

Perdita di biodiversità (CLANFA)

clanfa

La Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD) del Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) adottata a Rio de Janeiro nel 1992, impegna i Paesi firmatari affinché “entro il 2010 venga raggiunta una riduzione significativa del tasso attuale di perdita di biodiversità a livello globale, regionale e nazionale come contributo per ridurre la povertà e a beneficio di tutta la vita sulla Terra”. L’iniziativa europea dell’IUCN “Countdown 2010”, nata nel 2004, è rivolta ad una rete di partner (governi, ONG, privati, cittadini, ecc.) che lavorano attivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica sul raggiungimento dell’obiettivo di salvare la biodiversità entro il 2010.

Il progetto educativo “CLANFA” prende spunto da questa prossima scadenza per promuovere la formazione di gruppi di giovani consapevoli dei pericoli derivanti dall’impoverimento della varietà biologica, che promuovano azioni correttive da poter attuare singolarmente o in forme collettive. Lo stesso acronimo del titolo dato al progetto, ovvero Conservare L’Ambiente iN Forma Attiva, contiene tutti riferimenti a quanto richiesto dalle organizzazioni internazionali: promuovere attivamente buone pratiche per la conservazione della biodiversità e più in generale dell’ambiente. L’obiettivo del progetto è quello di attivare gruppi di studenti mediante l’utilizzo di metodiche di partecipazione, i quali, dopo una analisi preliminare del territorio, ne individuino le criticità e in maniera condivisa definiscano buone pratiche e i relativi indicatori di misura del miglioramento ambientale. In particolare il territorio a cui ci si rivolge è quello marino e costiero che ricade all’interno del Comune di Trieste con lo scopo di approfondire temi e azioni che possono tutelare e agevolare l’integrità del patrimonio di biodiversità marina.

Gli attori sono classi o gruppi interclasse degli Istituti Scolastici di Secondo Grado presenti sul territorio triestino chiamati alla costruzione un progetto comune dove la specializzazione delle singole scuole consentirà ad ognuno di portare il proprio “pezzo del puzzle”.